Ciao a tutti! In questo blog si parlerà dell'organizzazione degli spazi e della scelta dei materiali che vengono utilizzati all'asilo nido per garantire al bambino un ambiente di riferimento tranquillo e sereno, che faciliti l'osservazione verso gli oggetti e le persone.
Torniamo ora a parlare dello spazio e in particolare come devono essere i vari spazi/luoghi affinchè il bambino possa instaurare un legame positivo con essi (Baldacci, 2013):
FLESSIBILE e ADATTABILE ➜ saper accogliere, a seconda della necessità, le diverse attività proposte nella programmazione;
RICONOSCIBILE e COMPRENSIBILE➜ spazio in cui i bambini si possono trovare e sentire sicuri;
CONTENITORE di MEMORIA➜ deve essere spazio storico per il bambino e per l'adulto, uno spazio dove entrambi si narrano e sanno di poter trovare tracce di sè, dei propri vissuti, delle proprie esperienze passate;
SICURO e STABILE➜ il bambino deve trovare nello spazio punti di riferimento che rimangono stabili neltempo favorendo l'orientamento;
OSPITANTE➜ organizzato in modo che il piccolo si senta accolto piacevolmente sia dall'ambiente che dalle cose che in esso vi sono;
CURATO ESTETICAMENTE➜ bisogna dare attenzione ai materiali, al colore e agli arredi. Un ambiente ricercato nei particolari riesce a trasmettere, già al primo sguardo, il senso di cura, di attenzione e di accoglienza di chi opera in tale situazione;
RICCO di OFFERTE E MATERIALI➜ un ambiente povero di materiali o con materiali non adeguati genera comportamenti disorganizzati e frammentati;
VOLTO a PROMUOVERE la CONDIVISIONE e la COMUNICAZIONE➜ il nido è il luogo in cui si coltivano abitudini e relazioni significative tra bambini e tra bambini e adulti;
VOLTO a PROMUOVERE L'AUTONOMIA➜ spazio in cui il bambino sente di potersi muovere, fare esperienze e conoscere liberamente.
Testo: dispense fornite dalla Prof.ssa E.Restiglian
Abbiamo visto come sia importante utilizzare i materiali di recupero al nido, dove possiamo trovare questi materiali?
"REMIDA" è il primo centro di riuso creativo in Toscana, si tratta di un progetto educativo e socio-culturale del Comune di Borgo San Lorenzo che si rivolge ai bambini e ai loro familiari e agli educatori-insegnanti. Il centro è nato insieme ad altre strutture simili, collocate sul territorio sia nazionale che internazionale, sull'onda della grande e storica iniziativa del 1996 realizzata a Reggio Emilia dalla fondazione "Reggio Children Centro Loris Malaguzzi": oggi la rete di Remida si compone di 18 centri nel mondo.
L'obiettivo di Remida è usare materiali di scarto in maniera creativa e divertente in varie attività volte alla sperimentazione di metodologie educative e alla conoscenza di itinerari emozionali: si tratta di un luogo dove poter provare idee originali e strumenti innovativi. Il Centro, inoltre, rappresenta un buon bacino dove trovare materiali di riciclo ai fini di ri-utilizzo didattico. Infine organizza periodicamente eventi, manifestazioni e iniziative per adulti e bambini.
Il rispetto per l'ambiente inizia già a partire dall'asilo nido, i bambini fin da piccoli hanno l'opportunità di creare e apprendere sperimentando e giocando con il materiale riciclato. Questo tipo di materiale può essere proposto in vari modi: per la manipolazione, trasformazione, per suscitare curiosità e inoltre, attraverso questo materiale il bambino può scoprire utilizzi diversi da quelli standardizzati. Ci sono molti materiali riciclati che possono essere utilizzati: catenelle, sottotorta forati, cd, tappi, tubi flessibili in gomma, anelli di legno, bastoncini, nastri...(molto interessante secondo il mio punto di vista è utilizzare questi materiali sopra il tavolo luminoso😍). Utilizzando materiale riciclato diminuirà anche la quantità dei giochi acquistati! Ritengo sia molto importante far utilizzare ai bambini piccoli giochi realizzati con materiale di recupero e che tramite questo possano capire i molteplici utilizzi degli oggetti che incontrano ogni giorno e che grazie a questi materiali possano sviluppare la creatività e la fantasia che invece non sviluppano con i giochi strutturati. Voi cosa ne pensate? materiale di recupero o no?
Di seguito vi metto una tabella con i materiali di recupero che possono essere utlizzati:
Abbiamo visto quali sono gli spazi interni del nido ed ora vedremo lo spazio esterno, in particolare il giardino.
Lo spazio esterno è importante tanto quanto lo spazio interno, è il primo ambiente che si vede entrando al nido e quindi dà delle indicazioni ai genitori e al bambino sul tipo di cura e attenzione che all'interno si vuole offrire.
Il giardino è uno spazio di conoscenza perchè offre opportunità di contatto diretto con la natura, stimola l'osservazione e l'esplorazione inoltre, in quetso spazio il bambino sviluppa la sua curiosità e la sua motricità.
Nel giardino possiamo trovare percorsi liberi e strutturati, zone pavimentate e altre di vegetazione diversificata con arbusti, piante, alberi da frutto o semplici tratti di giardino, sabbiere, panchine e tavolini per poter svolgere attività all'aria aperta.
I giochi strutturati che si trovano nel giardino possono essere più o meno complessi, tra le strutture più interessanti troviamo quelle in materiale naturale che facilitano approcci multidimensionali e l'esplorazione dei bambini.
"L'atelier (...) ha prodotto un'irruzione eversiva, una complicazione e una strumentazione in più, capaci di fornire ricchezze di possibilità combinatorie e creative tra i linguaggi e le intelligenze non verbali dei bambini, difendendoci non solo dalle logorree (...) ma da quella pseudocultura della testa-container che (...) è il modello che dà al tempo stesso la maggiore impressione di progresso culturale e la maggior depressione dal punto di vista dell'aumento effettivo della conoscenza" (Loris Malaguzzi)
Dalla fine degli anni '60 nelle scuole dell'infanzia del comune di Reggio Emilia è stato inserito lo spazio dell'atelier e la figura dell'atelierista cioè un insegnante di natura artistica che può dare sguardi e linguaggi diversi ma complementari al lavoro educativo.
L'atelier è il luogo della ricerca, dell'invenzione, dell'empatia, che si esprime attraverso i "100 linguaggi" del bambino. I linguaggi espressivi diventano parte fondamentale del processo di costruzione della conoscenza attraverso la ricerca costante e continua di bambini e adulti.
L'atelier è il luogo dove le mani dei bambini, tramite il fare, possono "conversare con la mente".
Tra gli atelier che troviamo all'interno del Centro Internazionale Loris Malaguzzi c'è l' ATELIER RAGGIO DI LUCE (guarda il video!) : è uno spazio interamente dedicato ai bambini, alle famiglie e alle scuole che intendono immergersi nella sperimentazione, nella ricerca e nella creatività. Protagonista di questo atelier è la luce (elemento fondamentale, insieme alle ombre, dei progetti educativi reggiani) in tutte le sue forme. L'intento è quello di esplorare la luce come fenomeno scientifico in maniera più creativa, senza un'approccio definito, ma attraverso un'esperienza aperta.
I laboratori sono ambienti situati all'interno o all'estrno di ogni sezione, spazi dove i bambini possono svolgere specifiche attività come la pittura, teatro, musica. Nel laboratorio l'attenzione dell'educatore non dovrebbe essere rivolta tanto al prodotto, ma al PROCESSO atto a realizzare un prodotto.
L'atelier è il luogo in cui il bambino diventa protagonista, in quanto libero di evolversi e agire condividendo oggetti, materiali e relazioni. Esistono atelier fissi, che sono presenti nella sezione durante tutto l'anno e atelier volanti, che introducono il senso di novità e cambiamento permettendo all'educatore di proporre contesti e attività in relazione al processo evolutivo del bambino.
Possiamo quindi dire che nel laboratorio l'educatore si aspetta determinati risultati sulla base dei materiali predisposti e degli obiettivi prefissati in un ambito che fin da subito viene individuato. Nell'atelier, invece, viene creato un contesto che stimola il bambino a produrre offrendo materiali e presentando tecniche, lasciando il bambino libero di seguire la sua creatività e la sua curiosità.
La sezione è il luogo che accoglie ogni giorno uno specifico gruppo di bambini, in genere sudduvisi in base all'età. Nella sezione il bambino deve avere la percezione chiara di essere in un ambiente familiare, la sezione deve parlare al bambino e del bambino, personalizzando spazi e arredi.
Vediamo allora quali sono gli angoli che troviamo all'interno della sezione:
L'ANGOLO DELL' AFFETTIVITA'
Spazio destinato al rilassamento, caratterizzato da un'atmosfera confortevole e di sicurezza, un luogo raccolto e tranquillo dove il bambino si può rifugiare e riposare.
Sulle pareti sono applicati materiali sensoriali di vario genere (carta, legno, sonagli...), così da favorire nel bambino l'interesse allo spostamento, stimolando la sua attenzione e favorendo l'interesse per la scoperta.
Spazio composto da tappetoni, tunnel brevi, scalette, palle, una piscina riempita da palline. In questo spazio si potranno proporre ai bambini esercizi motori di scivolamento, rotolamento, capriole e percorsi motori
