Il nido è un luogo di incontro, di relazione e di definizione del sè ed è un luogo dove il bambino deve poter star bene. Questo avviene tramite attività di cura ed esperienze che vengono effettuate in spazi che vanno pensati e progettati dagli educatori secondo una linea educativa chiara e condivisa.
Secondo Hall lo spazio parla e si pone come elemento della comunicazione non verbale, è quindi uno spazio che non è più solo dimensione, ma consente incontri di oggetti, odori, suoni, colori e persone.
Il bambino al nido percepisce lo spazio sulla base della sua storia individuale esplorando e andando negli spazi che lo attirano maggiormente, di solito preferisce spazi non troppo ampi, non confusi e con pochi materiali. Esiste quindi uno spazio fisico e uno spazio figuarto dove avvengono relazioni plurime tra bambini, tra adulti e tra bambini e adulti.
Lo spazio al nido è molto importante perchè:
- trasmette dei messaggi ben precisi, rivolti sia ai bambini che alle famiglie (ricordiamoci che il nido non deve essere solamente a misura di bambino ma deve sostenere anche la genitorilità!)
- costituisce un punto di riferimento per i bambini
- assume significato e memoria grazie ai processi di documentazione che rendono leggibile e comprensibile l'esperienza educativa
Domande che l'educatore deve porsi per strutturare e organizzare uno spazio:
- Quali attività si vogliono svolgere in questa area?
- Quali obiettivi si intendono raggiungere in questa area?
- Che età hanno i bambini che dovranno utilizzarla?
- Che tipo di capacità hanno già acquisito i bambini e quali dovranno acquisire?
- Che tipo di materiali e arredi sono necessari?
FONTI:
-Libro: "Progettare al nido, teorie e pratiche educative" E. Restiglian
-Dispense fornite dalla Proff.ssa E.Restiglian
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